L'ablazione del tartaro (pulizia dei denti) fa male?

Il dolore causato dalla rimozione del tartaro è una delle paure più diffuse tra i pazienti. La pulizia dei denti è un trattamento caldamente consigliato se si desidera prevenire le principali patologie del cavo dentale, spesso più dolorose e dispendiose dell'ablazione del tartaro. Oggi vogliamo rispondere ad alcune delle domande più comuni per rassicurarti sulla procedura e aiutarti a prenderti cura della salute dei tuoi denti senza paura.

Quanto fa male una pulizia dei denti?

La sensazione di dolore dipende da diversi fattori, primo fra tutti la sensibilità del paziente. Questo aspetto incide sulla percezione del dolore ma, se non esistono grossi accumuli di tartaro e le gengive sono sane, l'unica sensazione che si avverte è la vibrazione causata dallo strumento usato per rimuovere la placca e il tartaro.

Al contrario di quanto si crede, di tutti i trattamenti a cui ci si può sottoporre sulla poltrona del dentista, la detartrasi è tra i meno dolorosi in assoluto. Esistono però dei casi in cui è possibile sentire dolore, ad esempio quando non si esegue da molto tempo e si è accumulata un'elevata quantità di tartaro da richiedere un'ablazione più approfondita.

Pulizia dei denti e gengive irritate

Abbiamo detto che in presenza di gengive sane l'unico fastidio che il paziente avverte è la vibrazione dell'ablatore. Cosa succede quando le gengive sono irritate? Se si verifica questa condizione significa che è presente un accumulo di placca e tartaro sufficientemente elevato da aver causato un'infiammazione delle gengive. In questo caso è possibile assistere a sanguinamento e dolore durante la pulizia, proprio come accade mentre ci si lava i denti a casa.

Ablazione e pulizia del tartaro

Un'altra situazione che genera dolore è quando si è in presenza di una grande quantità di tartaro da rimuovere. Gli accumuli non sono solo antiestetici ma possono portare anche a situazioni pericolose per la salute dei denti (piorrea, caduta dei denti ma anche infarto e ictus). In questo caso il dentista dovrà intervenire in modo più incisivo anche con l'uso delle curette. Le curette sono degli strumenti uncinati molto piccoli che permettono di rimuovere manualmente il tartaro presente alla base dei denti e delle tasche parodontali. Il paziente può avvertire dolore ed ecco perché in questo caso si effettua una piccola anestesia locale prima di procedere con il trattamento.

Durante l'ablazione non si avvertirà dolore ma nei due giorni seguenti è possibile sentire un leggero fastidio post-operatorio.

Ogni quanto farla?

Per non sentire dolore durante la pulizia dei denti è bene seguire alcuni piccoli accorgimenti. In una situazione normale l'ablazione del tartaro va fatta almeno due volte l'anno così da prevenire gli accumuli di tartaro che con il tempo creano la base perfetta per numerose patologie fastidiose. Se soffri di parodontite cronica, la frequenza con cui è necessario sottoporsi al trattamento è ogni 3/4 mesi. Se invece si soffre di parodontite aggressiva la frequenza sale a ogni 2 mesi nel primo anno e poi spetterà al dentista valutare il percorso migliore da seguire.

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